Il management “old style” insegna che l’organizzazione ideale è ordinata e stabile, ma quando un Leader parla dei suoi successi lo fa in termini di formazione, di sfida, di trasformazione e di change management. Il management “old style” insegna che l’organizzazione ideale è ordinata e stabile, ma quando un Leader parla dei suoi successi lo fa in termini di cambiamento, di sfida, di trasformazione e di change management.
Al contempo la “leggenda” sulla leadership ritrae il Leader come colui che riesce a attrarre gli altri, a catturare il favore dei seguaci attraverso atti di incredibile ardimento. Il mito della leadership ci suggerisce ancora che i leaders sono “carismatici” e che possiedono doni speciali; in un certo senso essi devono avere una buona dose di entusiasmo, ma il dinamismo del Leader non scaturisce da poteri speciali. Il suo dinamismo deriva normalmente dal credere fermamente in uno scopo e dal saper esprimere e trasmettere agli altri le proprie convinzioni.
Se il management tradizionale insegna che un’organizzazione deve essere sotto controllo, oggi sappiamo che controllare le risorse di un’organizzazione, comprese quelle economiche, materiali ed umane, è un processo complicato che spesso i leaders controllano a fatica. Addestrare le funzioni di Leader richiede, al di là di ciò che la tradizione o le leggende insegnano, competenze che si esprimono in un processo attivo che si sviluppa “nel quotidiano” all’interno del contesto organizzativo.
Considerando che la realtà che il leader si trova ad affrontare è complessa e non può essere analizzata se non prendendo in esame tutti gli elementi che ne fanno parte, possiamo definire la leadership come processo che si esplica e si sviluppa attraverso l’esercizio di funzioni complesse. Il compito precipuo del leader è quello di indirizzare tutte le energie presenti nell’organizzazione verso un obiettivo comune. Il leader deve fare qualcosa di più che non creare ed estrinsecare una visione del futuro capace di armonizzarsi con l’ambiente esterno.
Il Leader deve articolare e concretizzare questa visione incanalando verso l’esterno l’energia aggressiva delle persone che dipendono da loro, di creare un ambiente nel quale questa energia non vada dispersa.
Tra i fattori dinamici che caratterizzano il processo di leadership, individuiamo cinque pratiche comuni che il Leader deve mettere in atto:
1.ispirare una visione condivisa (bottom up);
2. rendere gli altri capaci di agire in sintonia;
3. sfidare i processi di cambiamento e di Formazione Continua;
4. illustrare con esempi concreti le loro azioni;
5. essere in relazione con gli altri (network based).
La leadership è un processo dinamico che esige la capacità di muoversi di propria iniziativa; molto spesso le competenze specifiche, anche se soddisfano le esigenze del momento, devono affiancarsi alla forza di agire sfidando gli eventi.La sfida può essere relativa a un prodotto innovativo, a una riorganizzazione o ad una svolta nella struttura lavorativa, ma nella maggior parte dei casi essa implica un cambiamento di uno “status quo”.
I Leaders possono essere considerati innovatori quando si quantificano con una situazione inesplorata: devono saper rischiare, apportare rinnovamenti e sperimentare per dare oggi soluzioni migliori alle incognite di ieri. Una delle caratteristiche principali di un Leader è la capacità di riconoscere e appoggiare le proposte valide degli altri e di riuscire ad entrare in relazione di scambio con i collaboratori; anche in questo senso lo stile del “leader people oriented” si può considerare un’innovazione, poiché valica i vecchi schemi gerarchici che prevedono comportamenti di ruolo predeterminati.
I rapporti interpersonali che sostengono la leadership sono l’humus sul quale il Leader può fondare la visione condivisa, coinvolgere i collaboratori allo scopo da raggiungere, condividere i propri obiettivi per giungere alla destinazione finale. Ispirare una visione condivisa significa conoscere gli altri e parlare lo stesso linguaggio, percè solo attraverso una conoscenza intima dei propri target e dei propri valori, il Leader può contare sul rapporto dei collaboratori.
Il Leader non raggiunge il successo da solo, ma con l’assistenza di tutte le persone impegnate nei loro progetti di lavoro; per questo motivo diventa di fondamentale importanza incoraggiare la collaborazione, costruire il team di lavoro e implementare la capacità dei singoli, dando spazio alle iniziative personali.Nel rendere gli altri abili di agire in autonomia, il Leader consente ai singoli di sentirsi parte attiva dei suoi progetti, di avere un ruolo fondamentale nel raggiungimento dei risultati.
Molto spesso il raggiungimento degli obiettivi richiede sforzo e sacrificio: nelle relazioni con il team di lavoro la comprensione per gli insuccessi che possono derivare dagli sforzi comuni è parte del lavoro del Leader, il quale deve saper incoraggiare gli altri a continuare, anche quando il percorso si fa pieno di ostacoli.È convinzione diffusa che i requisiti del Leader siano doni innati. Studi recenti sulla leadership hanno dimostrato che il Leader è prima di tutto una persona che apprende.
Ciò significa che per avere successo ed essere efficaci il Leader necessita di un continuo confronto e aggiornamento, non solo sulle competenze specifiche che possono riguardare il proprio ruolo e la propria funzione, ma sulla sua capacità di entrare in relazione con gli altri.
La Formazione Continua rappresenta quindi una delle priorità nell’esercizio della Leadership.