Tra le metodologie didattiche innovative l’Educational LARP (Live Action Role Play), ha ben presto dimostrato di essere un’attività dall’impatto emotivo estremamente significativo.
Negli ultimi anni sulla scia di diversi studi partiti in nord Europa, si è cominciato ad approfondire le potenzialità educative, didattiche e formative del LARP.
Come funziona l’Educational LARP?
L’Educational LARP (Live Action Role Play) si basa sull’esperienza in prima persona di situazioni reali (e non) che colloca gli studenti nel contesto del contenuto didattico. I discenti vivono ed interagiscono come partecipanti in uno scenario di simulazione guidato dall’educazione. Tra le metodologie didattiche innovative è quella che sicuramente risulta più performante.
È come se il teatro incontrasse la classe e ne cancellasse i confini. Il gioco di ruolo esiste sin dagli albori dell’umanità, ma solo di recente le persone stanno realizzando quale potente strumento di apprendimento possa essere. I popolari LARP (giochi di ruolo dal vivo) basati sull’intrattenimento moderno hanno trame, personaggi, costumi e oggetti di scena, dove le persone possono interpretare l’eroe in un’avventura di fantasy, horror, fantascienza, western e molti altri generi.
Tuttavia, i LARP possono anche essere usati per educare: prove simulate, sessioni governative, dibattiti storici, simulazioni di disastri, negoziazioni commerciali, formazione aziendale, creazione di una propria start-up, ecc.
Il LARP fa “alzare” gli studenti dalle loro sedie, per muoversi e interagire con altre persone “imparare facendo” (learning by doing) in un contesto sociale.
LARP nell’educazione formale e non formale
Nel gioco di ruolo dal vivo, il partecipante al gioco estende l’interpretazione agli aspetti corporei, prossemici, verbali e para verbali, sinestesici e di contatto corporeo, con l’aiuto di costumi e scenografie.
Sono sempre più numerosi gli studi che mostrano come i giochi di ruolo possano essere utilizzati con efficacia tanto nell’educazione formale, per la mediazione di contenuti didattici, quanto nell’educazione informale, per tematizzare contenuti di tipo educativo e di tematiche sociali.
Le possibilità di applicare l’Educational LARP nella didattica sono equiparabili al learning by doing col valore aggiunto dell’immedesimazione di una vera performance teatrale, e con numerosi vantaggi immediati:
- consentire agli studenti di sperimentare i contenuti di una lezione contestualmente invece di leggerli astrattamente;
- favorire la collaborazione nella risoluzione di problemi;
- rendere piacevole l’esperienza di apprendimento, aumentando così la conservazione della conoscenza e la trasferibilità;
- consentire agli studenti di fare le proprie scelte di ruolo e di sperimentare le conseguenze senza un fallimento personale.
Il compito principale del LARP educativo sta nel “giocare” un ruolo
Gli studenti possono svolgere un ruolo reale del passato o attuale per tutta la durata della lezione. Imparare adattandosi alla situazione contestuale e camminando nei panni del personaggio. Attraverso la ricerca e un approccio pratico, gli studenti ottengono un’esperienza completa di apprendimento che va oltre la lettura di un libro o l’ascolto di una lezione.
L’Educational LARP (EDU-LARP) è inoltre un approccio a bassa tecnologia che chiunque può utilizzare. Molte scuole non hanno accesso a computer o altre strumentazioni: i giochi di ruolo richiedono solo immaginazione.
Formazione learner centered
Con l’EDU-LARP è possibile personalizzare l’attività e porre al centro le esigenze di ogni allievo. L’insegnante può spostare il materiale a un livello più facile o più difficile e differenziare ogni parte alla classe specifica. Il gioco di ruolo coinvolge gli studenti a insegnare a sé stessi e ad aiutarsi a vicenda, a imparare e persino a insegnare all’istruttore, il tutto mentre interagiscono attivamente e socialmente con gli altri invece di assorbire passivamente materiale da libri, lezioni o video.
Perché apprendere giocando?
Apprendere giocando non è una modalità nuova di imparare, anzi è istintiva. Il ritorno a questa forma di apprendimento ha sicuramente il potenziale di fornire un’esperienza che coinvolge più canali espressivi. La pluralità di canali di espressione soggettiva e intersoggettiva amplifica l’inclusività. Grazie all’opportunità che ciascuno ha di trovarvi quello che sente più efficace per sé. La didattica ludica può dunque rappresentare una interessante forma complementare della didattica frontale tradizionale, con reciproca valorizzazione.
Coinvolgere attivamente TUTTI gli studenti
Inoltre, è un’importante strumento per coinvolgere gli studenti più reticenti o più in difficoltà nell’approcciarsi alla sola didattica frontale. Grazie al gioco le parti possono essere invertite e gli studenti, che solitamente in classe vengono additati come lazzaroni o incapaci, possono mettere in evidenza le loro capacità e competenze screditando così pregiudizi e potendo rimettersi in gioco con maggior stima e consapevolezza.
Articolo a cura di Laura Bonaita (Responsabile ufficio progettazione presso Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo)