/Il Modello Organizzativo come elemento qualificante del rating di legalità.

Il Modello Organizzativo come elemento qualificante del rating di legalità.

Il rating di legalità

L’art. 5-ter del decreto-legge 1/2012 s.m.i. assegna, tra l’altro, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato il compito di procedere all’elaborazione ed all’attribuzione alle imprese di un rating di legalità di cui tenere conto in sede di concessione di finanziamenti da parte di amministrazioni pubbliche e di accesso al credito bancario.

L’Antitrust ha adottato lo specifico “Regolamento di attuazione dell’art. 5- ter del d.l. 1/2012” e con decreto ministeriale n. 57 del 20 febbraio 2014 sono state approvate le modalità per la valutazione del rating di legalità.
L’attribuzione del rating avviene sulla base di informazioni rese dalle imprese, che verranno successivamente riscontrate mediante controlli incrociati con i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni interessate. Per ottenere il punteggio minimo indispensabile all’acquisizione del rating, l’impresa dovrà rilasciare diverse dichiarazioni relative, ad esempio, all’assenza di condanne, provvedimenti di prevenzione e/o cautelari nonché il non essere stata destinataria di sanzioni per gli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al d.lgs. n. 231/01
Gli istituti di credito che omettano di tener conto del rating di legalità ai fini della concessione dei finanziamenti alle imprese devono trasmettere alla Banca d’Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta.

Il rating di impresa

Il comma 10 dell’articolo 83 del nuovo Codice degli appalti introduce un sistema di valutazione dell’impresa in base al quale, su espressa richiesta degli operatori economici, ANAC rilascia un’apposita certificazione attestante determinati caratteri qualificanti della stessa.
Tale istituto, pur essendo facoltativo, risulta effettivamente premiante in sede di gara pubblica: ad esempio, alle imprese che hanno sempre rispettato i termini contrattuali, che non hanno abusato delle varianti in corso d’opera, che non hanno presentato ricorsi avventati al giudice amministrativo, il nuovo art. 83 del d.lgs 50/2016 riserva un possibile premio in termini di qualificazione, cioè nella valutazione della capacità di concorrere per l’aggiudicazione dell’appalto.

Ancora, in tema di riduzioni della garanzia provvisoria si prevede la possibilità di riduzione del 30% l’importo delle garanzie fideiussorie in caso di possesso del certificato di rating di impresa.

In attesa che l’intervento di ANAC definisca concretamente le modalità di certificazione, si può anticipare come la stessa Autorità non potrà fare a meno di tener conto dei precedenti comportamenti dell’impresa, nonché dell’adozione di misure di prevenzione della commissione di reati, anche di tipo corruttivo, dai quali possa derivare una responsabilità amministrativa dell’impresa.
In tal senso, il Modello di Organizzazione e Gestione ex d.lgs. 231/01 rappresenta non solo un argine all’eventuale condanna della società, ma soprattutto un’occasione di crescita culturale e organizzativa idonea a favorire il conseguimento degli obiettivi aziendali indirizzando correttamente i rapporti con le Stazioni Appaltanti e gli Istituti di Credito.

Docente

Michele Mariella, Dottore Commercialista e Revisore Legale.
Già dirigente presso la Direzione Centrale Audit dell’Agenzia delle Entrate, dove ha contribuito significativamente allo sviluppo della metodologia di analisi dei rischi di corruzione. In passato ha svolto attività di audit in aziende private operanti in business molto diversificati, sviluppando compliance program ex d.lgs. 231/01. E’ docente presso diverse realtà accademiche ed associative nelle materie della responsabilità amministrativa degli enti e delle norme anticorruzione per la PA.

Destinatari

Aziende con rapporti con Stazioni Appaltanti e Istituti di Credito.
Durata del corso: 4 ore. Dalle ore 09.00 alle 13.00.
Contributo: € 100,00 (€ 85,00 per i soci UNA Italia), quota comprensiva di materiale didattico, attestato di partecipazione, tessera socio UNA Italia.
Modalità di Pagamento:
  • In contanti il giorno stesso dell’evento.
  • Bonifico Bancario (obbligatorio inviare copia del Bonifico); Causale Nome e Cognome del partecipante e la voce da attribuire al pagamento ” rating d’impresa”. Roma 25 Novembre 2017. Beneficiario: Associazione UNA ITALIA – IBAN : IT93R0760103200001022966517
Modalità di iscrizione (obbligatoria): attraverso www.diariodellaformazione.it , compilando l’apposito form di iscrizione.
ISCRIZIONI APERTE FINO A venerdì 24 Novembre 2017 ore 12.00.
Per i NON SOCI: fare richiesta di adesione all’associazione UNA ITALIA, contestualmente all’iscrizione all’evento, compilando il form che trovi cliccando qui diventa socio.
N.B. Ai partecipanti regolarmente iscritti, verrà inviata una mail di conferma relativa alla ATTIVAZIONE del suddetto Laboratorio/Corso/Infoday, da info@diariodellaformazione.it ;   in caso contrario, il Laboratorio/Corso/Infoday NON SARÀ ATTIVATO.
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