Il continuo e progressivo interesse verso la creatività non rappresenta una tendenza, ma una necessità. La creatività rende concreto il desiderio di sviluppo e crescita, caratteristico dell’essere umano.
L’esperienza creativa consente all’uomo di realizzare il proprio benessere, qualsiasi sia la sua sfera di interesse.
L’abilità di innovare rappresenta una prospettiva di appagamento sia materiale che psicologico della persona. La dimensione creativa contraddistingue l’essere umano, a prescindere dal suo bagaglio culturale, di formazione, di genere o di posizione lavorativa ed è di strategica rilevanza saperlo coltivare per uno sviluppo armonioso, per l’equilibrio della mente e per il benessere psicofisico dell’individuo.
L’importanza dell’educazione della creatività in ogni fascia di età, troppe volte è limitata al solo ambito della scuola primaria. Da tempo si rimarca la strategicità di opzioni e metodologie alternative nei processi di insegnamento, osservando la necessità di implementare questa capacità in tutti gli individui, anche in chi abbisogna di metodi alternativi per difficoltà nell’apprendimento attraverso il classico insegnamento, come ad esempio, gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).
L’educazione alla creatività non dovrebbe prevedere saltuarie iniziative ma dovrebbe far parte di percorsi formativi anche in ambito universitario, in quanto rappresenta un sapere metadisciplinare che si stimola mediante il contatto con altri saperi e attraverso la possibilità di trasferire, da un contesto all’altro, contenuti, tecniche e linguaggi.
Ecco le 5 fasi del processo creativo:
1. la preparazione, contraddistinta da grande curiosità e ricerca/analisi di informazioni;
2. l’incubazione, “spazio oscuro” dove sono elaborate e analizzate le informazioni raccolte;
3. l’insight, che si verifica quando i pezzi del “puzzle” trovano la loro collocazione/sistemazione;
4. la valutazione, fase in cui si decide se l’intuizione è “preziosa” e se vale la pena perseguirla, essa rappresenta (spesso), la parte più emozionante/emozionale del processo;
5. l’elaborazione del prodotto, processo nel quale intervengono importanti elementi come l’esperienza personale e la pressione sociale.
La grande curiosità è spesso determinante e spinge “l’individuo creativo” ad interessarsi a determinate tematiche/problematiche e le idee migliori nascono trapiantate dalla prospettiva di innovare. La pressione sociale contribuisce notevolmente: ad esempio una limitata disponibilità economica può frenare il processo, come anche una situazione politica avversa.
Creatività come metacompetenza
Secondo l’attuale orientamento la creatività è considerata come “l’insieme di differenti fattori che insieme interagiscono nell’intero processo, con la convinzione che il risultato non è definito dalla somma dei singoli fattori, ma dalla sinergia realizzata dall’azione di tutti gli elementi”. Una autorevole considerazione è che la creatività è una competenza trasversale a tutti gli ambiti/temi dello scibile umano: essa non rappresenta una competenza specifica ma compenetra tutta la vita degli esseri umani e diviene necessaria anche per l’evoluzione della specie.
La competenza è una caratteristica intrinseca dell’individuo che definisce in modo causale una performance/prestazione adeguata in un’attività all’interno di un ambiente.
Essa è composta da: motivazioni, tratti, ruoli sociali, immagine del sé, conoscenze e abilità. La creatività è, pertanto, innata nell’individuo ed è considerata metacompetenza in quanto si adottano contemporaneamente differenti abilità , essa quindi non può essere considerata al pari di altre abilità utilizzate per risolvere problemi.
La creatività è quindi sostanzialmente un atteggiamento/comportamento, una consuetudine mentale, un modo di osservare le situazioni e le problematiche del mondo.
La creatività combina ed organizza capacità logiche con un comportamento pragmatico e finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo. La creatività è contraddistinta dalla consapevolezza di come generare il cambiamento e dalla libertà di gestirlo verso target specifici, mentre il caso non è creativo ma reattivo.