Green Deal europeo e trasformazione delle competenze
Con l’adozione del Green Deal europeo (EGD) come strategia di crescita, l’UE ha rafforzato il suo impegno verso un’economia più sostenibile. Come sottolineato dai leader mondiali alla COP26, la transizione verde significa investire per migliorare la vita di tutti i cittadini. Creando nuovi posti di lavoro e migliori opportunità e condizioni di vita per tutti.
Come per tutte le decisioni in materia di politica di investimento, è fondamentale comprendere i trend futuri ed i possibili ostacoli per facilitare verso la green transition.
Tutto questo è fondamentale per fare scelte politiche prudenti e ragionate. Essere in grado di sfruttare le “capacità ecologiche” esistenti nell’economia e nella società. Diventare una società “più verde” porterà a cambiamenti così profondi in diversi ambiti come: tecnologia, design, produzione, servizi, consumi e investimenti.
Cambiamenti impossibili da raggiungere senza persone sufficientemente qualificate. E’ fondamentale tracciare un quadro di riferimento sulle principali tendenze occupazionali all’interno della transizione verde.
Lo scenario di riferimento sarà utile ad informare i responsabili politici, le parti sociali, la scuola e gli attori della formazione su dove dovrebbero concentrarsi per l’aggiornamento, la riqualificazione professionale ed il miglioramento dell’ occupazione e delle transizioni di carriera.
Previsione dell’andamento dell’occupazione
Gli effetti profondi della transizione verde saranno evidenti in tutti i settori, con diverse intensità e direzioni. I settori più direttamente legati alla sostenibilità e al cambiamento climatico saranno: l’approvvigionamento idrico e la gestione dei rifiuti (attivata dal focus sull’economia circolare), utilities (attraverso maggiori attività di riciclo) e fornitura di energia elettrica (attraverso l’aumento della domanda di energia rinnovabile). Di contro si prevede un grande calo dell’occupazione nei settori dell’estrazione del carbone ed in ambito petrolifero.
transizione verde
L’attuazione del Green Deal europeo dovrebbe modificare la composizione “settoriale” del mercato del lavoro nell’UE dall’inquinamento ai settori “più puliti” ed al potenziamento in alcuni servizi di supporto (in ambito amministrativo e di consulenza ad esempio).
Un’analisi settoriale più disaggregata favorisce la comprensione dei cambiamenti occupazionali messi in moto dalla transizione verde. Nei settori con prevalenza indiretta del Green Deal, quali attività legali, contabili e di consulenza, si prevedono effetti positivi sull’occupazione. Il decollo dell’economia circolare dovrebbe cambiare tutti processi nel settore manifatturiero. Nell’elettronica si creerà ulteriore crescita dell’occupazione entro il 2030 rispetto allo scenario di partenza. Potrebbero essere necessari circa 300mila posti di lavoro nel settore energetico (a tutti i livelli di competenza).
Transizione verso un lavoro in un settore più verde
L’impegno a eliminare gradualmente i fossili carburanti, come sottolineato anche dai leader mondiali durante la COP26, richiede sia l’innovazione tecnologica che l’offerta di formazione professionale mirata al sostegno di questi lavoratori nel realizzare e plasmare la transizione energetica.
Spinti da tendenze settoriali e di altro tipo, alcune occupazioni dovranno affrontare una grande diminuzione dell’occupazione mentre altre vedranno aumenti significativi. La transizione verde ha innatamente il potenziale per mitigare la progressiva polarizzazione del lavoro.
Decisioni politiche in materia di formazione professionale
Il Green Deal dimostra l’importanza degli approcci settoriali nella formazione professionale come nelle politiche attive per il lavoro.
Osservando i cambiamenti all’interno e tra i settori e le categorie professionali rivelano un significativo potenziale di aggiornamento e riqualificazione. Tutto questo deve essere tradotto in azioni per garantire che i lavoratori acquisiscano le competenze necessarie.
Oltre alla formazione per accogliere i flussi occupazionali, il Green Deal esorta i responsabili politici a prestare attenzione alle occupazioni altamente qualificate coinvolte nello sviluppo di tecnologie verdi, come scienziati e ricercatori. Sebbene relativamente piccole in termini di quota di occupazione, queste occupazioni sono e saranno indispensabili per realizzare la transizione verde.
L’aumento delle opportunità per sviluppare le occupazioni poco qualificate richiede misure per attrarre lavoratori e promuovere politiche per mitigare il lavoro precario. Il significativo aumento dei posti di lavoro per i lavoratori altamente qualificati nel settore informatico mostrerà che le competenze digitali non solo consentirà la transizione digitale, ma accompagnerà la green transition.
«La nostra bussola sarà il Green Deal europeo, che può trasformare le nostre economie e società, per affrontare i cambiamenti climatici e diventare più resilienti» Ursula von der Leyen