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Il Design Thinking in ambito educativo

Il Design Thinking in ambito educativo

La sperimentazione del progetto Action For Future applicata al Design Thinking

Il progetto Action for Future, finanziato dal programma Erasmus Plus KA2, (Strategic Partnerships for adult education), in chiusura il prossimo mese di ottobre 2022, ha coinvolto fattivamente 5 partner, che rappresentano diverse regioni dell’Europa:

  • Germania
  • Austria
  • Bulgaria
  • Norvegia
  • Italia

L’obiettivo del progetto, (le attività e gli output sono visibili nel sito dedicato https://actionforfuture.eu/) è stato quello di supportare i docenti nell’erogazione della formazione ai giovani adulti a rischio. Si è quindi sperimentata la metodologia didattica del Design Thinking per sviluppare l’impegno civico e la partecipazione.

Il progetto ha sviluppato due prodotti:

Action For Future

“Vogliono essere attivi, in qualche modo,… vogliono trasformare le idee in azioni, in modo significativo.”

Questo genere di osservazioni, espresse dai docenti impegnati nell’istruzione e nella formazione di giovani adulti – sono diventate  il punto di partenza del  progetto “Action for Future

Il partenariato ha iniziato a lavorare a questo progetto nel 2019, in collaborazione con colleghi e partner delle diverse organizzazioni in Germania, Austria, Bulgaria, Italia e Norvegia, che si occupavano di giovani studenti. In quel periodo tutte le realtà europee erano state affascinate, dal movimento “Fridays for Future” organizzato per aumentare la consapevolezza riguardo ai pericoli legati alle questioni dell’ecologia, e per affrontare e avviare un conseguente impegno attivo tra i giovani e nella società in generale.

Allo stesso tempo e in qualche modo “stimolati” da questo movimento, studenti e docenti all’interno e vicino alle nostre organizzazioni hanno mostrato una grande disponibilità ad impegnarsi attivamente in vari iniziative e settori, andando oltre la questione climatica.

Il  progetto “Action for Future” si inserisce proprio in questo contesto, vuole cioè fare un uso positivo di questo nuovo spirito tra i giovani in Europa, fornendo
nuove idee e materiali per professionisti e volontari che lavorano con i giovani, specialmente con quelli che di solito non si riescono a raggiungere facilmente con metodi convenzionali.

Il punto di partenza del progetto è stato quindi supportare i formatori di giovani adulti nell’erogazione della formazione attraverso una metodologia basata sul Design Thinking. Ossia elevare la qualità dell’educazione degli adulti in modo che possa essere più rispondente al contesto sociale che stiamo vivendo nei nostri Paesi.  Il partenariato ha riconosciuto che  gli elementi chiave del design thinking vadano di pari passo con lo spirito che ha dato il via all’idea alla base di questo progetto.

Abbiamo bisogno di nuove idee per i docenti

“L’istruzione è un diritto umano fondamentale, un bene pubblico prezioso e uno strumento indispensabile per lo sviluppo di società pacifiche, sostenibili ed eque”

Il Rapporto mondiale 2020 dell’Unesco sull’apprendimento e l’istruzione degli adulti evidenzia che le sfide che dobbiamo affrontare in materia di istruzione sono complesse. Disuguaglianze globali in aumento, tendenze demografiche e cambiamenti climatici, solo per citarne alcuni.

La partecipazione di gruppi svantaggiati – persone con disabilità, anziani, rifugiati e migranti, nonché gruppi minoritari – a programmi educativi è insufficiente e ciò è preoccupante. In alcuni Paesi, il numero di programmi educativi per questi gruppi target è addirittura in calo.

Nei programmi educativi e di formazione c’è spesso un problema relativo all’ abbandono o a una partecipazione DISCONTINUA. Dobbiamo fare i conti con il fatto che l’imbarazzo e un senso di disagio giocano spesso un ruolo importante. Ciò richiede che i formatori abbiano conoscenze specifiche su metodi didattici attivi  che consentono di ridurre il senso di disagio dei partecipanti, specialmente quando si trovano in un contesto di gruppo nell’ambito dei programmi educativi.

Partecipare, partecipare e partecipare…

La partecipazione è un fattore essenziale che può ridurre il sentimento di imbarazzo e disagio. Ciò significa che, dando al gruppo target la possibilità di modellare attivamente il proprio ambiente di apprendimento, se ne può aumentare la motivazione. E la motivazione a sua volta è la base per un apprendimento di successo.
Inoltre, la partecipazione non è solo uno strumento importante, ma è anche un diritto fondamentale dei (giovani) adulti. I diritti di partecipazione dei giovani e degli adulti sono stabiliti nelle leggi di diversi Paesi e nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia (persone di età inferiore ai 18 anni). Pertanto, è utile e necessario, per diversi motivi, coinvolgere i giovani e farli partecipare ai programmi educativi.

Vari studi, come lo studio UNESCO 2019 4° rapporto globale sull’apprendimento e l’educazione degli adulti: non lasciare indietro nessuno – partecipazione, equità e inclusione , mostrano che le persone particolarmente svantaggiate sono spesso escluse dalle opportunità educative e hanno poche possibilità di contribuire a definire queste opportunità. Grazie al Design Thinking è tempo di aprire nuove strade e rinnovare la struttura delle offerte educative per i giovani a rischio.

I docenti hanno necessità di nuovi metodi ed una nuova mentalità

Per sperimentare un nuovo modo di pensare e sviluppare un atteggiamento che tenga conto degli interessi e dei bisogni dei giovani destinatari della formazione, è necessario anche il loro contributo per sviluppare insieme nuovi programmi educativi. Questo non è un compito facile, perché i formatori non hanno bisogno solo di nuovi metodi, hanno bisogno di una mentalità in grado di affrontare tutte queste sfide.

Un’altra sfida è costituita dalla crisi correlata alla pandemia da Coronavirus. La pandemia ha mostrato chiaramente quanto velocemente possano cambiare le condizioni di apprendimento.

All’improvviso, è stato necessario creare offerte didattiche digitali e, allo stesso tempo, gli educatori hanno dovuto assicurarsi di restare in contatto con i giovani a rischio. Anche prima della crisi, questo gruppo target era stato caratterizzato dall’abbandono frequente della formazione, un’ulteriore sfida per i formatori.

Definizione dello scopo e dei principi del Design Thinking

Il Design Thinking (traducibile in italiano come “pensiero progettuale”) può essere percepito sia come una mentalità che come una metodologia per trovare soluzioni creative e sostenibili a sfide complesse. La sua evoluzione è iniziata negli anni ’60 del secolo scorso attraverso il lavoro di accademici e professionisti nel campo della progettazione industriale (Szczepanska, 2017) e si è gradualmente diffusa in diversi ambiti, tra cui l’istruzione e altri settori sociali.

Coloro che applicano il Design Thinking adottano una “mente da principiante”, con l’intento di rimanere aperti e curiosi, di non dare nulla per scontato e di vedere l’ambiguità come un’opportunità. Pensare come un designer richiede di inventare idee stravaganti, prendersi del tempo per armeggiare e testare ed essere disposti a fallire presto e spesso. La mentalità del designer abbraccia empatia, ottimismo, iterazione, creatività e ambiguità.
Il Design Thinking si focalizza sulla creazione di prodotti e servizi incentrati sull’uomo, ma anche il processo stesso è profondamente umano. Si basa sulla capacità di essere intuitivi, di riconoscere schemi, di costruire idee che hanno un significato emotivo oltre ad essere funzionali e sulla capacità di esprimersi utilizzando media che non siano solo parole o simboli (Brown e Wyatt, 2010).

Il Design Thinking enfatizza quello che è un flusso naturale, dalla ricerca allo sviluppo (Liedtka, 2018). L’immersione nell’esperienza del cliente/gruppo target produce dati, che vengono trasformati in intuizioni, che aiutano il team a concordare i criteri di progettazione (ispirazione), da utilizzarsi poi per creare soluzioni (ideazione).

Le convinzioni su ciò che è fondamentale per il successo di tali soluzioni vengono quindi esaminate e poi testate utilizzando da subito prototipi grezzi che aiutano il team a sviluppare ulteriormente le innovazioni e renderle pronte per esperimenti nel mondo reale (implementazione).

Il Design thinking enfatizza l’impegno, il dialogo e l’apprendimento

Coinvolgendo i clienti e gli altri stakeholders nella definizione del problema e nello sviluppo di soluzioni, il Design Thinking promuove una attiva partecipazione per il cambiamento. Nella sua evoluzione attraverso l’uso in ambiti diversi, il processo di Design Thinking così descritto (ispirazione-ideazione-implementazione) è stato modellato in diverse “strutture di processo” (framework) per soddisfare specifiche esigenze applicative concrete.

Proprio l’esperienza focalizzata nell’ambito aziendale, ha rappresentato il principio ispiratore del progetto Action For Future per sperimentare queste tecniche/processi partecipativi in ambito didattico.

Nel progetto e nelle attività realizzate dai docenti all’interno di AFP si è infatti lavorato con l’obiettivo comune di aiutare, valorizzare e tenere più ingaggiati proprio quei ragazzi che hanno maggiori difficoltà ad essere partecipi in un processo educativo!

Il multiplier event di Bergamo

Lo scorso 6 settembre 2022, presso AFP Patronato San Vincenzo (uno dei partner del progetto Action For Future), dopo 2 anni di lavoro, si è tracciato un bilancio ed una presentazione di buone prassi sviluppate da alcune docenti di AFP nei diversi Centri di Formazione Professionale, dell’applicazione del metodo del Design Thinking applicato in ambito educativo.

Scarica le presentazioni e scopri le attività di Design Thinking applicate in ambito educativo!

Michela Molta Project Manager Ufficio Progettazione AFP Patronato San Vincenzo SCARICA LA PRESENTAZIONE  Design THINKING: COME APPLICARE IL METODO IN AMBITO EDUCATIVO?

Silvia Lecchi docente AFP Patronato San Vincenzo SCARICA LA PRESENTAZIONE Design Thinking nell’Educazione

Federica Quadri docente AFP Patronato San Vincenzo SCARICA LA PRESENTAZIONE Design Thinking nelle classi

Samantha Dionisio docente AFP Patronato San Vincenzo SCARICA LA PRESENTAZIONE Design Thinking e Risparmio Energetico

Francesca Romeli docente AFP Patronato San Vincenzo SCARICA LA PRESENTAZIONE DESIGN THINKING – PERCORSI PERSONALIZZATI ALLIEVI DISABILI