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Scrivere un progetto Erasmus Plus per la Scuola

Scrivere un progetto Erasmus Plus per la Scuola

Come scrivere un buon progetto Erasmus Plus?

La scadenze per la candidatura di progetti sono sempre dietro l’angolo. Molti docenti si chiedono come partecipare e poter scrivere un buon progetto Erasmus Plus. Ecco allora qualche consiglio per costruire un buon progetto di mobilità individuale o di cooperazione tra le diverse istituzioni.

Leggere, leggere e di nuovo leggere!

La lettura dei documenti ufficiali del Programma, la Guida, le schede relative ai diversi settori, rappresenta il primo passo per approcciarsi ad un progetto, in modo particolare se non si ha un’esperienza pregressa.

 

Contesto e idea progettuale

Il passo successivo è quello di definire l’idea progettuale, partendo dai reali bisogni della Scuola o dell’organizzazione più in generale. Dal contesto di riferimento (geografico, sociale, culturale, educativo, economico), fino al processo di internazionalizzazione in atto. La candidatura di un progetto europeo Erasmus Plus deve consolidare o innescare dei processi e delle buone pratiche attraverso la costruzione di un partenariato, che sia coerente e rispondente ai fabbisogni .

L’analisi del contesto deve scaturire da evidenze quali/quantitative riconducibili a studi e rapporti di ricerca, di cui è importante citare le fonti, da cui emergano le opportunità occupazionali e di inserimento nel mercato del lavoro dei partecipanti, conseguenti all’adesione al progetto di mobilità o di cooperazione, oltre che la domanda di nuove competenze da acquisire e/o consolidare.

Chi sei?

Una puntuale presentazione dell’organizzazione, che risponda alla domanda “Chi sei?” (sezione Background), deve evidenziarne l’articolazione, i settori/indirizzi, i programmi formativi in atto, le esperienze progettuali già realizzate e le strategie dell’organizzazione. Con particolare riferimento a quelle coerenti con le finalità del progetto, i destinatari ed i target, dei quali è importante indicare l’età, i percorsi di studio. Va anche esplicitato il profilo di fabbisogno formativo, le aspettative, unitamente alle esperienze maturate nel settore individuato ed interessato dal progetto di mobilità o di cooperazione.

Definire gli obiettivi di progetto

Definire gli obiettivi che l’organizzazione intenda raggiungere, coerenti con quelli del Programma Erasmus Plus e con il target di riferimento è un ulteriore passo da compiere. Occorre sottolineare come il raggiungimento degli obiettivi, oltre a fornire risposte alla domanda emersa dal contesto e dall’analisi dei bisogni, contribuisca a migliorare il know-how dei partecipanti ed a rispondere alle sfide attese, da parte dell’organizzazione. E’ possibile indicare gli obiettivi, mettendo in evidenza, la correlazione con i fabbisogni, le modalità di misurazione e valutazione dei risultati, i criteri e gli indicatori di successo.

Attività

Nel modulo di candidatura, inoltre, è richiesta l’indicazione delle attività di mobilità e/o cooperazione che si intende organizzare, consistenti in attività di preparazione, monitoraggio, mobilità e follow-up ed i partecipanti, cui sono rivolte. L’individuazione delle attività, le modalità di raggiungimento degli obiettivi prefissati, presuppongono l’identificazione degli enti ospitanti e dell’ente di supporto. Le tabelle vanno compilate attraverso l’indicazione, per ciascuna attività, del numero dei destinatari, degli accompagnatori, di eventuali destinatari con minori opportunità, in base al quale viene calcolato l’importo della sovvenzione UE.

Quality Standards

I Quality Standards, ossia il sistema di standard di qualità Erasmus Plus, rappresentano delle regole da accettare, da parte di tutte le organizzazioni, al fine di garantire un’efficace esperienza di mobilità e buoni risultati di apprendimento, oltre che un contributo al raggiungimento degli obiettivi più generali del Programma Erasmus+. Tali standards devono essere accettati, attraverso la sottoscrizione congiunta, che impegna tutte le organizzazioni nella realizzazione e gestione del progetto di mobilità o di cooperazione in ottica di qualità.

Follow-up e impatto

La descrizione della strategia di follow-up è l’ultimo, ma decisivo passo attraverso il quale bisogna esplicitare le modalità di integrazione dei risultati del progetto nella propria organizzazione, il contributo ad un miglioramento del processo di modernizzazione ed innovazione, le modalità di comunicazione dei risultati.

La descrizione degli impatti del progetto, che tenga conto dei fabbisogni e degli obiettivi, immaginando effetti duraturi anche a conclusione delle attività, deve evidenziare il coinvolgimento degli stakeholders, del settore di riferimento, del mondo produttivo ed imprenditoriale, che potrà garantire la sostenibilità del progetto.

Definire l’impatto atteso sulle organizzazioni di invio, in termini di maggiore capacità di attivare processi di innovazione interni e di sviluppo dei processi di validazione, certificazione e riconoscimento delle esperienze di mobilità e cooperazione internazionale, che possano essere mutuati ed adottati in Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) è un aspetto importante e determinante per un progetto di successo.

Misurazione e valutazione

Inoltre, è rilevante definire modalità e strumenti di misurazione e valutazione degli impatti, mettendo in evidenza le eventuali misure correttive, finalizzate a garantire una performance coerente con gli obiettivi attesi, fornendo anche indicatori e relativi valori-soglia che garantiscano la misurabilità ed i livelli di accettazione per una più facile ed immediata verificabilità.

Al termine dell’elaborazione della proposta progettuale, può essere utile effettuare un check rispetto ai criteri di valutazione che l’Agenzia nazionale ha adottato, per verificare che la proposta contenga tutti gli elementi oggetto della valutazione.

I Criteri di valutazione

  • Pertinenza, che misura e valuta la rilevanza del profilo, dell’esperienza, delle attività e del target dei discenti nel settore di riferimento, la rilevanza della proposta progettuale rispetto agli obiettivi dell’azione ed alle priorità specifiche.
  • Qualità della progettazione, che misura e valuta la rispondenza degli obiettivi del progetto alle esigenze dell’organizzazione richiedente, delle attività proposte finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, la definizione di un chiaro piano di lavoro per ciascuna delle attività, la presenza di pratiche sostenibili e responsabili, l’utilizzo di strumenti digitali e metodi di apprendimento per integrare le attività di mobilità fisica e migliorare la cooperazione con le organizzazioni partner.
  • Qualità delle azioni di follow-up, che misura e valuta la presenza di misure concrete per integrare i risultati delle attività di mobilità con quelle proprie dell’organizzazione richiedente, di un modo appropriato di valutare i risultati del progetto, unitamente alla definizione di misure efficaci per esplicitare i risultati del progetto, all’interno dell’organizzazione richiedente, condividere i risultati con altre organizzazioni, riconoscere pubblicamente il finanziamento dell’Unione Europea.

E’ utile ricordare che il punteggio massimo previsto è pari a 100, ma per essere approvato un progetto deve superare la soglia di almeno 60 su 100 punti totali ed ottenere almeno la metà del punteggio massimo, in ciascuna delle tre categorie di criteri di valutazione.

Affidiamo alle parole di Milan Kundera la conclusione di questo articolo…

Non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse

Non ti resta, quindi che scrivere un progetto Erasmus Plus e internazionalizzare la tua Scuola o la tua organizzazione! e se avrai bisogno di una mano scopri il nostro servizio di Europrogettazione e scrivi a info@diariodellaformazione.it