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Co-Space

Percorsi di Formazione e Co-Progettazione

Chi Siamo

Co-Space è un progetto di Diario della Formazione  ospitato all’interno del Cnos – Fap Lazio.
È uno spazio informale e collaborativo, un luogo dove si sviluppano idee, dove si coltiva creatività, dove nascono nuovi rapporti sociali, dove le persone possono condividere le proprie esperienze e lavorare a nuove progettualità.
Il lavoro del “futuro” sarà sempre più un lavoro destrutturato. Assumerà sempre maggior importanza l’aspetto sociale dello stare insieme e della condivisione di esperienze con modalità di apprendimento attivo.  Co-Space rappresenta un innovativo modello di fruizione e confronto.
Co-Space vuole stimolare sinergie e scambi rafforzando l’idea che il lavoro non si esaurisce nell’individualità di un compito svolto, ma trova la sua ragione d’essere nella condivisione.

Chi è il Co Spacer?

Il co-spacer è una persona mentalmente aperta, curiosa e desiderosa di trovare soluzioni alternative ed innovative.
Uno studente in cerca di strumenti e risorse per accedere al mercato del lavoro.
Un lavoratore che vuole migliorare le proprie competenze e conoscenze.
Un disoccupato che cerca di riqualificarsi attraverso percorsi di formazione ed auto impresa.
Un imprenditore in cerca di nuovi stimoli ed opportunità per incrementare i propri servizi.
Un’associazione che vuole trovare fondi per sostenere i propri progetti.

Cosa facciamo

Non siamo un coworking, non affittiamo una postazione di lavoro e servizi ad essa associati (pc, connessione internet, scanner, stampanti ecc) ma mettiamo a disposizione diverse professionalità ed esperienze per rispondere ai fabbisogni dei co-spacers.
Il Co-Space offre una serie di servizi come:

  • formazione
  • laboratorio di co-progettazione
  • focus informativi tematici
  • strategie di comunicazione e promozione
  • networking
  • speed meeting
  • supporto alle associazioni

Come funziona

Il Co-Space è aperto un giorno a settimana, la partecipazione è gratuita per quattro incontri/voucher della durata di due ore ciascuno.
Il numero di co-spacers che potrà essere ospitato in un singolo incontro sarà di 10 persone al massimo.
Per partecipare bisogna obbligatoriamente fare richiesta compilando il box in basso, esplicitando il proprio fabbisogno ed attenderne l’esito dopodiché si riceveranno le indicazioni per farne parte.

Filosofia

La filosofia che sta dietro l’idea del Co-Space è “non conta lo spazio, contano le persone”.
La nostra convinzione e punto di forza è che certi risultati non si possono raggiungere senza l’altro e quindi l’incontro con una nuova persona si deve ritenere come una opportunità.
Inoltre aprirsi all’altro richiede un cambiamento, uscire dalla “comfort zone”.
Imparare a coltivare e far crescere una cultura della relazione è una competenza trasversale fondamentale, in quest’ottica l’altro diventa uno strumento importante per il raggiungimento di interessanti e costruttivi risultati professionali e personali.

È in atto un enorme cambiamento in cui le le persone sono alla ricerca di una propria identità professionale scontrandosi con un radicale cambiamento sociale e tecnologico.
L’innovazione sociale, concetto attorno a cui ruota la nuova strategia dell’Unione Europea per la crescita, non nasce in gruppi di lavoro omogenei al loro interno, ma dall’incontro tra persone, competenze ed esperienze diverse.

Fino ad oggi i nostri sistemi educativi e le famiglie hanno preparato i ragazzi a porsi come obiettivo quello di cercare un lavoro, ma in una realtà sociale in cui la disoccupazione giovanile è sempre più diffusa, lo scopo non dovrebbe essere più quello di trovare un lavoro, ma di crearlo, tenendo in considerazione le proprie potenzialità da conciliare con i valori di sostenibilità e condivisione.

Lavoro

È sempre più facile trovare persone con idee ed intuizioni anche molto valide ma che non sanno come trasformarle in qualcosa che possa essere economicamente sostenibile e socialmente significativo.

In tal senso sarebbe utile inserire nei percorsi educativi programmi volti allo sviluppo di un’impresa: ideare un progetto, ipotizzare un business plan, mettere insieme un budget, gestire le risorse. È infatti risaputo che la formazione tradizionale, chiusa e verticale, non favorisce la creatività, mentre metodologie più moderne, basate su laboratori, sulla facilitazione, sulla conoscenza esperienziale e sullo scambio tra pari, attivano processi di apprendimento e di feedback più favorevoli all’innovazione.

Tuttavia, non basta lavorare sulla cultura, bisogna creare dei sistemi collaborativi, ecosistemi di routine di imprenditorialità.
Il futuro del lavoro si basa su tre parole chiave, sviluppo, imprenditorialità e innovazione, dove quest’ultima rappresenta il vantaggio competitivo per eccellenza.

Futuro

Nel contesto attuale gli ecosistemi più fertili per l’innovazione sono le reti, perché permettono di connettere persone e realtà diverse, di veicolare lo scambio di informazioni, di diffondere, contaminare e rielaborare le idee. Per favorire la dinamica di innovazione, le reti devono essere fluide e diversificate al loro interno, ma al contempo strutturate per collaborare.

Decisiva per la nostra economia in difficoltà ritornerà ad essere la relazione molto stretta tra produzione di qualità, unicità di prodotto, arte, cultura, tecnologia e la rete, che permette l’amplificarsi di un’infinita possibilità di relazioni tra le persone.

Quindi nel futuro del lavoro e dell’imprenditorialità emergono nuovi fattori rilevanti, passione, talento e maestria.

Informazioni

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